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Un viaggio organizzato molto in fretta rispetto ai tempi che solitamente ci prendiamo quando decidiamo di partire.
Del resto, pensavamo, un long weekend sarebbe stato più che sufficiente per visitare Kiev.
In realtà la capitale è molto grande, 2milioni e mezzo di abitanti più un altro milione considerando l’intera regione. La stessa Ucraina è per estensione il secondo Paese europeo dopo la Russia, di poco più grande della Francia: l’avreste mai detto?
Città da vedere ce ne sarebbero per un bel tour: L’viv (Leopoli), Odessa, Yalta, Chernigov, Simferopol (Sebastopoli) capoluogo della Crimea. Senza dimenticare Chernobyl che dista solo 100km da Kyiv stessa. Ci dicono comunque che tra una città e l’altra c’è ben poco, solo villaggi e strade malridotte, per cui consigliabile sarebbe avere sempre una tanica di riserva nel portabagagli; ma alle avventure siamo abituati no? ;)
Formazione della zingarata: 3 (numero perfetto) : oltre al sottoscritto, Racioppissimo e Fabiov (anche se per tutto il viaggio ho continuato a chiamarlo Fra….colpa di qualche assente?).
I voli diretti che portano a Kiev sono: Blue Panorama (da Malpensa e Fiumicino), Alitalia (da Malpensa), Gan (charter da Verona), Aerosvit (charter da Capodichino), Ukraine Airlines (da Malpensa e Fiumicino).
Tutti si attestano dai 350 euro in su (tasse incluse); noi abbiamo approfittato delle offerte vendure via web da Swiss Airlines: 258 euro, tasse incluse e scali di 50 minuti a Zurigo: un vero affare, perfetto! Altra informazione importante: fino al 31/8 ai cittadini dell’UE, oltre che di USA, Canada, Lichtenstein, Svizzera e Giappone, non è richiesto il visto alla frontiera con l’Ucraina…..altri 50 euro risparmiati!
Materiale informativo a disposizione: visto che l’unica guida in commercio è quella della Lonely Placet (solo in inglese), scarichiamo dal web le tante informazioni utili tratte da siti di viaggiatori e diari di viaggio, tutte utilissime ma con una pecca: sapevamo benissimo tutto quello che c’era da vedere…ma non come fare per arrivarvi e dove fossero locate. Pecca, questa, non da poco, visto che l’Ucraina, obiettivamente, non è ancora pronta al turismo: non tanto per le strutture ricettive (alla fine noi avevamo prenotato un appartamento nella centralissima Krasnoarmeyskaya , un trilocale per 4 giorni per un totale di circa 25 euro a testa a notte) quanto per la mancanza di tourists information points e indicazioni di qualsiasi strada, piazza, viale in caratteri latini e non cirillici. 
Ma il fatto di non essere ancora preda del turismo di massa potrebbe essere un bene (vedi la fine delle inflazionatissime repubbliche baltiche), e poi dopo il primo giorno eravamo ormai padroni anche del cirillico, ucraino o russo che fosse!
Lo stesso inglese è scarsamente diffuso, spesso parlato male, ma ciò non ci ha impedito di contrattare nei mercatini o i taxi, che , sebbene autorizzati, quasi mai avevano il tassametro: sempre meglio stabilire il prezzo prima di salire, e che sia sempre o quasi un terzo di quello che il buon tassista chieda per primo!